I primi studi sulla meccanica vennero fatti nel '74, basandosi sull'impostazione meccanica della
Porsche 914 e della
Fiat X1/9 entrambe con motori centrali posteriori. All'nizio pensarono al
motore Wankel prodotto dalla
Comotor (joint-venture tra NSU e Citroën), che però chiuse non era molto affidabile (infatti chiuse nel'77).
Poi una X1/9 venne elaborata dall'
officina di New York
Legend
Industries, che sostituì il suo 4 cilindri Fiat di 1.500cc.(85cv),
con un
Ford V6 2800 cc (171 cv), che montava la Mustang II del
1974 e venne installata una trasmissione a 5 marce Borg-Warner.
La pressione eccessiva però portò alla rottura del cambio.
Nel 1976 esce il primo prototipo marciante col nome DMC-12 (video).
In tutto ne vennero fatti due e l'unico rimasto è stato prestato al
Museo
AACA ad Hershey in Pennsylvania,
dopo essere stato restaurato dalla
DMC Florida. Entrambi i prototipi di
Bill Collins (foto), erano
costituiti da una
monoscocca sperimentale (che comprendeva
anche il telaio), formata interamente da una plastica elastica
multisezione, chiamata
ERM (Elastic Reservoir Moulding).
Sul primo prototipo (ancora esistente), venne
montato un quattro
cilindri Citroën di 2347cc. (115 cavalli), collocato in posizione
centrale-posteriore (sopra le ruote).
Gli
interni (in pelle marrone),
vennero
disegnati dalla Creative Industries of Detroit, poi
ridisegnati da Giugiaro nel 1979, a causa dall'aspetto troppo
datato. Nella parte posteriore si nota ancora la
mancanza della
veneziana sul cofano motore, i fanali sono ancora incassati
all'interno del paraurti e gli scarichi uniti al centro.
Aveva il
servosterzo, due airbag e l'ABS, tutte cose eliminate nella
versione di serie.
L'altro prototipo (1978) invece,
montava il motore PRV,
6 cilindri di 2800cc. (133cv) in posizione
posteriore (dietro
le ruote), come nel modello di serie. Venne spedito alla Lotus
nel novembre del '78, non fu mai utilizzato e venne rottamato.