Due vicende simili a quella di John De Lorean, accaddero anni prima a
Preston Tucker e a
Malcolm Bricklin.
Il primo, come De Lorean, era un ingegnere, e anche lui aveva il sogno di creare una auto più moderna rispetto a quelle che il mercato di allora poteva offrire.
Siamo negli
anni 40 e naturalmente il mercato dell'automobile americano (e non solo), se lo spartivano La General Motors, la Ford e la Chrysler.
Secondo Tucker si poteva dare al pubblico un prodotto migliore (video), più bello e più sicuro rispetto a quelli delle grandi case automobilistiche.
Le sue idee erano all'avanguardia, e in poco tempo riuscì, insieme ad altri tecnici e progettisti, a presentare un primo prototipo della sua auto,
la Tucker Torpedo nel 1946.
Purtroppo però
ci fu un processo (si dice sotto pressione di Ford, GM e Chrysler) in cui le autorità americane
lo accusarono di truffa nei confronti dei clienti che si aspettavano un prodotto diverso.
Le
vetture consegnate furono solo 51, ovviamente diventate subito oggetto di culto.
Nel 1950 Preston
Tucker fu prosciolto da ogni accusa, ma intanto
la sua azienda era fallita. Nel 1988 uscì il
film "Tucker" con Jeff Bridges.
Nel 1971 l'imprenditore
Malcolm Bricklin, già importatore ufficiale della Subaru negli USA,
creò la sua compagnia d'auto (video) grazie al finanziamento dello Stato Canadese del New Brunswick. Voleva fare un'
auto a due posti con le ali di gabbiano, sportiva e soprattutto sicura, la
SV-1, (dove SV sta per Safety Vehicle).
La SV-1 aveva una carrozzeria di vetroresina con dei pannelli di plastica (già colorata) incollati sopra. Fu
disegnata da Herb Grasse che fece anche la Batmobile degli anni '60. Il motore era un
V8 AMC (220cv.), poi sostituito da un
V8 Ford (175cv) nel '75.
I fanali posteriori sono della Pantera De Tomaso, auto che Grasse guidava all'epoca (che poi sono quelli dell'Alfa Romeo 2000 GTV).
Tra il '72 e il '73 quando
Delorean stava per lasciare la General Motors, telefonò a Bricklin
offrendosi di diventarne il presidente, ma l'accordo sfumò. La vettura uscì nel '74 e
fallì per debiti nel '75 dopo averne prodotte 2854, solo per il mercato Statunitense. Subito dopo la bancarotta
Delorean richiamò Bricklin per chiedere se il suo team volesse lavorare al suo progetto di una nuova auto.
Voleva riprendere la sua idea d'auto sportiva, una coupe con lo stesso tipo di sportelli, sicura e a basso costo. Bricklin gli mise a disposizione il prototipo della SV-1.
Anche il nome iniziale della DMC-12, doveva essere DSV,
idea ripresa dalla Bricklin SV-1.